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NEO-PLASTICO

La voce Neo­Pla­sti­ci­smo risl­ta cer­to poco suggestiva
e può esse­re per­si­no fuor­vian­te, per una fati­co­sa coniu­ga­zio­ne tra le diver­se lingue.
Il ter­mi­ne enun­cia infat­ti sol­tan­to un prin­ci­pio astrat­to di cui la pit­tu­ra neo-plastica
è sia una rap­pre­sen­ta­zio­ne visi­va che la rea­liz­za­zio­ne formale.

Una dif­fi­ci­le ‘espres­sio­ne’ che per l’o­lan­de­se Piet Mon­drian sacer­do­te di tale dot­tri­na
è anche un bagno nel­la teo­so­fia (*) da cui in qual­che misu­ra fu toccato.
Da essa egli attin­ge infat­ti la mito­lo­gia del­l’e­vo­lu­zio­ne, con ori­gi­ne nel­la ‘natu­ra’
per for­me, colo­ri e raf­fi­gu­ra­zio­ni come si ritro­va­no nei suoi pri­mi qua­dri
e rivo­lu­zio­ne fina­le con sve­la­men­to dell’ ‘uni­ver­sa­le’.
La sto­ria del­l’u­ma­ni­tà nasce da tale dualismo.

Dal­l’e­vo­lu­zio­ne tren­ten­na­le del pit­to­re discen­do­no strin­gen­ti conseguenze:
un’e­vo­lu­zio­ne del­le for­me (ridot­te a rettilinee),
del­le gri­glie (mini­me e orto­go­na­li), del colo­re (puro e primario).

Un per­cor­so che si com­pie in un tem­po peregrino,
in fuga tra due guer­re mon­dia­li, in peren­ne ristret­tez­za economica
a costrui­re il pro­prio spazio-tempo
sul­la Ter­ra e sul­la Tela. …     (a.m. IV’25)

|I

… tra il 1921 e 1923 … Mon­drian ave­va note­vo­li dif­fi­col­tà finan­zia­rie e sta­va per­fi­no con­si­de­ran­do la pos­si­bi­li­tà di riti­rar­si a vive­re in cam­pa­gna.   Il 5 dic. ’22 scris­se a Kok (**) da Pari­gi:  « … Ades­so ho abba­stan­za dena­ro per tira­re avan­ti gra­zie ai qua­dri di fio­ri» [che dipin­ge­va svo­glia­ta­men­te su com­mis­sio­ne].  «Pre­fe­ri­rei gua­da­gna­re sol­di in un altro modo … ma non ho mai impa­ra­to a fare altro. Cer­che­rò di resta­re qui e vede­re cosa suc­ce­de. La vita in cam­pa­gna non mi atti­ra: tut­to si muo­ve … len­ta­men­te.  Viva i futu­ri­sti con la loro pas­sio­ne per la velo­ci­tà … .  E l’in­te­ro movi­men­to astrat­to è tut­to pre­so da mate­ria­li­smo e natu­ra­li­smo. Does [ami­ca­le per Theo van Doe­sburg] per­se­ve­ra sen­za vacil­la­re. Mi ren­do con­to che deve inter­pre­ta­re l’i­dea neo­pla­sti­ca in sen­so mol­to lato per­chè qua­si nes­su­no è pron­to ad accet­tar­ne le con­se­guen­ze. Meno male che qual­cu­no c’è!» …

ATER_2000 archi­vio a.m.

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(*) La Teo­so­fia è una dot­tri­na filo­so­fi­ca e spi­ri­tua­le che si basa sul­l’i­dea di una “sapien­za divi­na” cui si acce­de attra­ver­so un per­cor­so esplo­ra­ti­vo del­le pro­prie potenzialità.
(**) Antho­ny Kok: intel­let­tua­le e poe­ta olan­de­se, gran­de soste­ni­to­re del movi­men­to moder­ni­sta De Stijl.

Piet MONDRIAN (1872 – 1944)
Ed. LEONARDO ARTE 1994 - pg. 210

Pubblicato in S.T. DREAMs